I gerani sono facili da coltivare, ma richiedono alcune cure: il rinvaso iniziale post-acquisto, la protezione dalla farfallina del geranio che li insidia, piccole accortezze durante l’inverno… concimazione e moltiplicazione se si desidera un balcone ricco di gerani rigogliosi.     

Come rinvasare i gerani dopo l’acquisto  

Al momento dell’acquisto, i geranipresentano un terriccio inadeguato e povero di elementi nutritivi; i substrati sono infatti solitamente ricchi di torba che ha scarsa capacità di trattenere i nutrimenti. Questo si traduce in una dotazione che non permetterebbe alla pianta di esprimere i migliori risultati. Si consiglia, quindi, di rinvasare la pianta appena acquistata, con un terriccio adeguato e una concimazione che favorisce la fioritura. 

Già a inizio aprile in tutte le floriculture occhieggiano i primi vasi di gerani, con infiorescenze ben formate e pronte a schiudersi. Acquistandole, non dimentichiamo che sono piante abituate all’ambiente protetto della serra. 

È quindi buona abitudine, appena la piantina si è ambientata e ha superato lo shock della nuova posizione e della nuova mano che la cura, favorire la sua crescita con un rinvaso

Talvolta il geranio esposto al sole e all’aria aperta assume una colorazione rossastra che poi perderà quando le foglie si saranno abituate al nuovo ambiente. 

A)  Prima di trasferire la pianta nel contenitore definitivo è meglio innaffiarla, in modo che il pane di terra esca senza fatica dal vecchio vaso, senza danneggiare le radici. 

Dopo aver predisposto sul fondo del nuovo vaso uno strato di sassolini e di argilla espansa per favorire il drenaggio e, sopra, un po’ di terriccio, appoggiare la piantina con tutto il suo pane di terra, senza danneggiare le radici. 

B)   Riempire con altro terriccio il vaso, passando leggermente con le dita così che la pianta sia ben stabile e ben ancorata. La sistemazione del terriccio viene favorita da una abbondante irrigazione. 

Il giorno dopo si annaffia ancora, ma lentamente e a più riprese, senza inzuppare il terreno, ma inumidendolo per intero. 

I gerani in inverno  

La cura e la protezione dei gerani in inverno. Come svernano i gerani.  

Durante l’inverno, i vasi dei  gerani vanno isolati da terra, collocandoli su dei supporti necessari anche per mantenere liberi i fori di drenaggio, così che non si creino problemi di ristagno d’acqua. Le annaffiature impediranno che il terriccio diventi arido, ma devono essere moderatissime

A primavera è bene spuntare i rametti riducendone di 1/3 la lunghezza. Non abbiate fretta poi di collocare le piante all’aperto, accertatevi prima che la temperatura notturna non scenda sotto i 10°C e che il tempo si sia stabilizzato. Gli sbalzi di temperatura provocano un arresto vegetativo che rende faticosa la crescita e riduce le fioriture primaverili ed estive. 

Come proteggere i gerani in inverno

I gerani che hanno passato l’estate in pieno sole, anche se ben curati, spesso arrivano a fine stagione stanchi e con qualche problema fitopatologico; per questo motivo non è sempre consigliabile conservarli. Ma se sono ben verdi, folti, insomma belli, ne vale la pena. 

Abbiate cura di ritirarli prima che la temperatura notturna si abbassi sotto i 5°C.  

 Il locale in cui i gerani svernano deve essere luminoso e la temperatura non deve scendere sotto i 3°C, anche nelle notti più rigide. Ritirando le piante è bene provvedere ad una potatura di alleggerimento, eliminando rami esili o danneggiati, foglie e fiori secchi.

Le varietà del geranio  

Le diverse varietà di geranio: caratteristiche  

GERANI ZONALI 

Sono i gerani classici, quelli che colorano i balconi e i giardini di tutto il mondo. 

Le loro corolle, semplici o doppie, si fanno apprezzare per la vastissima gamma dei colori che spaziano dal bianco puro al rossofuoco, attraverso molte tonalità di rosa e di rosso, fino ai viola più intensi. 

Gli zonali sono adatti per ogni balcone, ogni terrazzo, ogni davanzale, purché siano collocati in una posizione soleggiata e ventilata. 

I gerani zonali a foglia scura sono piante particolarmente resistenti alla temperatura elevata, poco esigenti in fatto di acqua e quindi molto esigenti al clima continentale estivo.  

Con cassette di gerani monocolori puoi creare angoli particolari, dividendo i terrazzi in modo diverso, così da creare un’ambientazione del tutto personale, mentre l’alternanza di colori diversi determina affascinanti contrasti. 

GERANI IMPERIALI 

I gerani imperatore o gerani Macrantha sono caratterizzati dalla straordinaria eleganza. Sono chiamati così proprio a causa degli stupendi fiori dai mille colori, con una grande macchia che si diffonde dal centro del petalo. 

Sono creduti delicati e difficili da mantenere, mentre la loro coltivazione non presenta grandi problemi. Un limite alla loro diffusione è costituito dal periodo di fioritura più breve rispetto a quello degli altri gerani, in quanto i forti caldi estivi annullano la formazione di nuovi getti floreali. È l’abbassamento della temperatura, effettuato su piante già ben sviluppate, che li induce alla formazione dei boccioli. 

  

GERANI EDERA O GERANI PARIGINI 

Questi gerani sono di tipo ricadente e possono diventare rampicanti. Sono contraddistinti dalla fioritura precoce e dalla rifiorenza continua fino ai primi geli. Sono ideali per le fioriere o per grossi contenitori da porre al centro di un prato, giocando magari con il colore delle corolle, formando un mix allegro e spettinato, decisamente più naturale e moderno delle uniformi macchie monocolore. Formano compatti cuscini colorati in cui i rossi, i lilla, i rosa intenso o pallido delle corolle si fondono con la vivacità del fogliame, creando impatti cromatici quanto mai decorativi. 

I gerani parigini sono ideali per la decorazione dei balconi, in ogni condizione climatica, sia sulle montagne che sulle coste del Mediterraneo. 

Le cascate di colore unico o miste, contrastanti con l’azzurro limpido dei cieli, ci rubano sempre un’occhiata invidiosa. 

GERANI ODOROSI O GERANI ROSA 

I gerani odorosi sono caratteristici non tanto per i fiori, quanto per la bellezza delle loro foglie, spesso profondamente lobate e tutte molto profumate, con aromi diversi e a volte decisamente insoliti, come il sandalo del “Bladfordianum”. 

Come propagare il geranio per talea  

La potatura permette di moltiplicare le ramificazioni e quindi le possibilità floreali del geranio. 

La talea di punta, ovvero la parte del geranio tagliata dalla potatura, se sana e ben conformata, è ottima per essere piantata nel terreno e adatta a radicare favorevolmente. 

Solitamente il periodo dell’anno più adatto per eseguire una potatura o per diradare cespuglietti troppo folti, è la fine di luglio o il primo periodo di agosto. 

Il geranio radica velocemente: 30-40 giorni sono sufficienti per essere sicuri che la nuova piantina sia attecchita bene, ma già dopo una settimana si vedono i primi risultati. Piccole foglioline verde chiaro fanno capolino dalle gemme.  

La talea dovrebbe avere almeno 3 nodi e va liberata di tutte le foglie, tranne le due all’apice. 

Per potare i gerani non si usano forbici, ma un coltello con una lama molto affilata. Esistono coltelli da innesto, ma un multiuso svizzero può andare benissimo. 

La talea preparata deve essere lasciata asciugare per un giorno all’ombra, poi va messa a radicare in un vasetto di 6-8 cm di diametro. 

Se le talee sono tante, possono essere collocate in una cassettina di polistirolo espanso, alta circa 10-12 cm, riempita di sabbia o di terriccio simile a quello di coltivazione, alleggerito con un quantitativo maggiore di sabbia. 

 I contenitori artigianali di gelato si prestano abbastanza bene, se lavati con cura. Hanno l’altezza giusta, sono piccoli, leggeri e maneggevoli ed è facile trovare un angolo luminoso in cui collocarli per il tempo necessario alla radicazione. 

Dopo una settimana dall’impianto, in un ambiente ombreggiato, le talee si espongono gradatamente alla luce, fino a lasciarle in pieno sole. Circa 15 giorni più tardi di cimano, a due foglie, le talee radicate. 

Dopo il rinvaso in un contenitore più grande (13 cm), la nuova piantina è pronta per affrontare, con ottime chances, l’inverno. 

Il segreto di una fioritura abbondante nei gerani  

Per avere splendidi gerani non è sufficiente acquistare cultivar sanissime, ma è fondamentale soddisfare le esigenze della pianta, in relazione al clima, all’esposizione, al terriccio, ecc. 

Se queste necessità non verranno rispettate, non si potrà che avere una pianta stentata, poco fiorifera e dall’aspetto non lussureggiante, sia che siano stati predisposti G. edera a cascata o G. zonali, in vasi sui terrazzi o in piena terra. 

GERANI: IL SEGRETO DI UNA FIORITURA ABBONDANTE 

Il segreto di una fioritura abbondante sta tutta nel giusto terriccio e nella giusta esposizione. 

Per la seconda, ricordarsi che per i gerani la luce del sole è come per noi il pane. Posizionateli in un luogo molto soleggiato o illuminato, che permetta alle piante di assorbire dal sole l’energia necessaria per la propria alimentazione: il sole infatti, fornisce alla pianta l’energia per trasformare le molecole che trova nell’aria in elementi nutritivi, quelli che per noi sono i carboidrati, le vitamine o gli zuccheri. 

Superato questo step, l’altro elemento fondamentale è la nutrizione della pianta tramite il terriccio

I gerani sopportano bene terricci con caratteristiche diverse, il risultato finale dipende dalla capacità di irrigare e concimare a seconda del tipo di terriccio a disposizione della pianta. Per avere una vegetazione corretta e una fioritura abbondante è bene mantenere il pH del substrato a 6-6,5 tramite un concime che ne impedisce l’aumento e ne bilancia il livello.  

Un substrato ricco di parti minerali immagazzina meglio le sostanze nutritive, cedendole più lentamente, senza asciugare rapidamente.  Alla composizione va perciò aggiunto un concime. Si può mescolare Solabiol Piante fiorite al terriccio: la formulazione a lenta cessione programmata assicura alla pianta, ogni giorno, gli indispensabili elementi nutritivi e microelementi ed è sufficiente per 3 mesi.   

Se i vasi sono esposti al sole e vengono irrigati anche più volte al giorno, richiedono una concimazione più abbondante per contrastare il dilavamento del terreno che asporta buona parte dei nutrienti. 

Solitamente se i gerani sono rigogliosi e si vuole prepararli per sopportare l’inverno, non bisogna dimenticare che, nel periodo di fine estate-autunno, le radici immagazzinano le riserve che permetteranno poi di riprendere senza problemi il nuovo periodo vegetativo, al risveglio dal “sonno” invernale. Quindi,  continuiamo a nutrirli regolarmente! 

La farfallina nemica dei gerani  

C’è una farfallina che danneggia i gerani del tuo balcone, proteggili con i giusti prodotti 

La farfallina del geranio, Cacyreus marshalli, è un lepidottero originario dell’Africa, diffuso da qualche anno anche in Italia, dove causa notevoli danni ai gerani coltivati:  

a fine stagione le piante appaiono parzialmente rinsecchite e defogliate, spesso senza fiori e con i caratteristici fori d’uscita a livello degli internodi dei fusti.  

La farfallina svolge attività diurna in luoghi caldi e assolati, svolazzando attorno ai geranei.  

E’ caratterizzata da ali di color bruno-bronzo e marrone, terminanti con due codine lunghe e sottili. Depone le uova sui gerani, da cui fuoriescono le larve, di colore verde con strisce lilla, che penetrano nei fusti e vi scavano gallerie discendenti. In seguito, le larve escono dai fusti e si nutrono di foglie, fiori e apici, creando danni simili a quelli di altri fitofagi.  

In Italia Cacyreus marshalli compie 5-6 generazioni all’anno.  

Proteggete i gerani del vostro balcone o terrazzo con prodotti insetticidi quali Solabiol Insetticida Abbattente oppure con Sanium AL PFnPO alla comparsa dei primi danni. Ripetete il trattamento dopo 7 giorni.