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Coltivare lo zafferano
Come coltivare lo zafferano: dalla semina dei bulbi alla raccolta
Coltivare lo zafferano è piuttosto semplice; basta seguire alcuni accorgimenti. In primo luogo, bisogna tener presente che i Crocus sono delle bulbose quindi, per non incorrere in problemi derivanti dal marciume del bulbo, il terreno deve essere drenante e ben lavorato.
La coltivazione dello zafferano si sta sempre più affermando in Italia, sia perché si adatta ad essere coltivato anche su terreni marginali sia perchè la preziosa spezia è sempre più utilizzata e ricercata.
Per ottenere un grammo di questa preziosa spezia sono necessari circa 150 fiori che equivalgono a 40-60 bulbi. Lo zafferano si presta a essere coltivato nell’orto e addirittura in vaso anche se le rese saranno veramente contenute.
Il Crocus resiste molto bene sia in climi caldi e siccitosi che alle basse temperature, ma deve avere una buona esposizione solare.
Coltivazione dello zafferano
Lo zafferano può essere gestito come coltura annuale oppure poliennale a seconda dei risultati che si vogliono ottenere e del tempo che si vuole dedicare alle cure colturali.
- Annuale: ogni anno, prima dell’estate, si raccolgono i bulbi di zafferano dal terreno, vengono ripuliti e messi a riposare in un luogo buio, per essere poi interrati ad agosto per il successivo raccolto.
- Poliennale: i bulbi vengono lasciati nel terreno per più anni.
Bisogna assicurare ai bulbi una corretta nutrizione, nel caso di cicli annuali, si sparge del letame maturo o si procede con una buona concimazione di fondo con Solabiol Orti e Giardini nel letto di semina. Nella coltivazione poliennale, è una buona pratica somministrare nel corso della ripresa vegetativa (in autunno) un concime organico come Solabiol Orti e Giardini con Natural Booster alla dose di 100 g/m².
Come e quando mettere a dimora i bulbi di zafferano
Per coltivare lo zafferano è necessario che il substrato sia ben drenante e che non ci siano ristagni idrici, per tale motivo si prestano bene i terreni collinari. Il pH del terreno deve essere neutro (6-8).
La messa a dimora avviene verso agosto - settembre. Il terreno deve essere ben lavorato, concimato e rialzato. I bulbi vanno interrati a una profondità di circa 10 centimetri, la distanza ottimale sulla fila tra un bulbo e l’altro è di 10-15 cm, mentre tra una fila e l’altra la distanza deve essere di circa 15 cm.
Avversità dello zafferano
Lo zafferano può essere attaccato da alcuni insetti come elateridi e nematodi ma, tra i maggiori nemici dei bulbi di zafferano ci sono topi, nutrie, cinghiali e lumache che nel periodo di fioritura possono fare seri danni.
Tra le malattie più insidiose per la coltivazione dello zafferano si annovera il fusarium che provoca il marciume del bulbo. Questo fungo si può presentare in presenza di ristagni o eccessiva umidità del terreno, è bene eliminare i bulbi infetti e anche il terreno adiacente.
Raccolta dello zafferano
La raccolta avviene tra ottobre e novembre e si protrae per una decina di giorni. I fiori vengono raccolti alla mattina presto, prima che si aprano, poi segue l'operazione di mondatura. Vengono eliminati i petali e il polline e si conservano solo i tre preziosi stimmi.
Gli stimmi raccolti, per poter essere conservati, devono essere essiccati, uno dei metodi casalinghi più performanti è l’utilizzo di un essiccatore a bassa temperatura ma si può ricorrere anche a un forno ventilato o a metodi più tradizionali che prevedono di essiccarli al camino o al sole.
Moltiplicazione e raccolta dei bulbi
Nel caso di coltivazione annuale oppure al termine dell’ultimo anno di un ciclo poliennale, bisogna dissotterrare i bulbi che durante il ciclo vegetativo si sono moltiplicati.
Questa operazione viene fatta verso giugno, è piuttosto faticosa e si deve prestare attenzione a non danneggiare i bulbi. In questa fase è importante scegliere solo i bulbi sani che verranno conservati per tutta estate in un luogo riparato per poi procedere a un nuovo impianto.
